Utah, Yellowstone e Great American West: il nostro itinerario 2024

Utah, Yellowstone e Great American West: il nostro itinerario 2024

Mi rendo conto che pubblicare l’articolo riassuntivo con l’itinerario di questo viaggio con oltre un anno di ritardo è una cosa abbastanza grave, ma ragazzi, per scrivere tutto quello che ho da scrivere e per portare a termine tutti i progetti che ho in piedi mi servirebbero giornate da almeno 50 ore, quindi portate pazienza, meglio tardi che mai 🙂

Nell’agosto 2024 io e Ale abbiamo finalmente realizzato il viaggio che avevamo progettato, prenotato e previsto per l’agosto del 2022 e che era saltato per l’aggravarsi dei problemi di salute del papà di Ale; l’anno successivo, anzichè recuperare questo viaggio, ci eravamo concentrati sul New England (anche quello un viaggio di recupero dal 2020), ma il 2024 è stato finalmente l’anno giusto per portare a termine questo progetto!

L’idea era quella di unire al giro classico Yellowstone + Great American West, che solitamente si fa con un loop da Denver, il mio adorato Utah e i parchi rossi, i Mighty Five dello Utah (Zion, Bryce Canyon, Capitol Reef, Arches e Canyonlands) da cui mancavamo da troppo tempo, unendoci anche delle deviazioni e delle chicche in zona che avevamo tralasciato nei viaggi precedenti.

Questo il giro che abbiamo fatto in 23 giorni:

Il nostro itinerario nel dettaglio

1 agosto: Venezia – Philadelphia – Las Vegas

2 agosto: Las Vegas (Valley of Fire e Red Rock Canyon)

3 agosto: Las Vegas – Grafton Ghost Town – Zion – Kanab

4 agosto: Kanab – Page – Grand Canyon North Rim

5 agosto: Grand Canyon North Rim – Bryce Canyon

6 agosto: Bryce Canyon – UT12 – Capitol Reef

7 agosto: Capitol Reef – Cathedral Valley – UT24 – Moab

8 agosto: Moab (Arches – Potash Road – Canyonlands)

9 agosto: Moab – Lehi

10 agosto: Lehi – Salt Lake City – Etna

11 agosto: Etna – Jackson – Grand Teton

12 agosto: Grand Teton

13 agosto: Grand Teton – Yellowstone

14 agosto: Yellowstone

15 agosto: Yellowstone

16 agosto: Yellowstone

17 agosto: Yellowstone – Beartooth Highway – Cody

18 agosto: Cody – Devils Tower – Keystone (Mount Rushmore)

19 agosto: Keystone – Black Hills – Custer State Park – Badlands

20 agosto: Badlands – Cheyenne

21 agosto: Cheyenne – Vernal

22 agosto: Vernal – Las Vegas

23 agosto: Las Vegas – Londra – Venezia

Gli hotel in cui siamo stati

Anche stavolta, gli hotel sono stati prenotati quasi tutti con Expedia e Booking, sfruttando il cashback di Buyon e monitorando i prezzi con Pruvo. Per gli hotel all’interno dei parchi – come a Grand Teton e a Badlands – abbiamo prenotato sul sito ufficiale, e per l’Alpine Motel a West Yellowstone abbiamo prenotato via mail sentendo direttamente il gestore Brian.

Questi tutti gli hotel in cui siamo stati:

Las Vegas: The Carriage House e Bellagio

Kanab: Comfort Suites Kanab

Grand Canyon North Rim: Grand Canyon Lodge (ahimè andato distrutto nell’incendio dell’agosto 2025)

Bryce Canyon: Bryce View Lodge

Capitol Reef: Broken Spur Inn

Moab: Wingate by Wyndham Moab

Lehi: Hilton Garden Inn Lehi

Etna: Wolf Den Log Cabin

Grand Teton: Colter Bay Village

West Yellowstone: Alpine Motel

Cody: Hampton Inn & Suites Cody

Keystone: Powder House Lodge

Badlands: Cedar Pass Lodge

Cheyenne: Springhill and Suites Cheyenne

Vernal: Dinosaur Inn & Suites

Come si organizza un viaggio del genere?

Come per i viaggi on the road precedenti, anche in questo caso ci è voluta un’organizzazione certosina e molto lunga. Questo non significa che non si possa decidere di partire per un viaggio del genere con solo pochi mesi di anticipo, ma si deve essere consapevoli che si avrà meno scelta di alloggi, ad esempio, e che giocoforza il prezzo totale si alzerà. Io, anche per un itinerario come questo, posso aiutarvi a progettare il viaggio, ottimizzando le tappe e gli spostamenti e cercando le soluzioni migliori in termini di tappe e spesa, con il mio servizio di Travel Together.

Ma, nella pratica, come organizzo io un viaggio di 23 giorni on the road negli Stati Uniti?

  • Parto anche un anno prima con la decisione della meta e del periodo
  • Comincio a monitorare i voli (con un po’ di flessibilità su giorno di arrivo e partenza, che mi è fortunamente concessa dal fatto di essere, io e Ale, due liberi professionisti) e il noleggio della macchina
  • Comincio a LEGGERE: leggo di tutto, guide turistiche, brochures degli enti del turismo (che potete richiedere sui siti che vi ho raccolto qui), diari di viaggio, blog, pagine Instagram, video Youtube (soprattutto americani). Prendo migliaia di appunti, in un quaderno ad anelli diviso per destinazioni, e questa diventerà l’ossatura del travelbook che preparo per ogni mio viaggio (anche IL Travelbook, quello sul tour dei parchi, è nato in questa maniera): in seguito impagino tutto e stampo la mia guida personalizzata. Questo lavoro di lettura mi serve a capire COSA voglio vedere in un determinato viaggio, quali tappe fare, quali musei/parchi/esperienze mi interessano di più (bisogna sempre fare una scelta, è impossibile vedere tutto), in modo da definire appunto le varie tappe e prenotare gli hotel
  • Comincio a PRENOTARE gli hotel con cancellazione gratuita (e a monitorarli con Pruvo), generalmente su Booking ed Expedia (dove costa meno e dove Buyon mi da il cashback più alto) o sui siti ufficiali degli hotel (soprattutto all’interno dei parchi, dove si tratta di una scelta obbligata) controllando sempre le recensioni su Tripadvisor (facendo ovviamente una media intelligente tra le recensioni troppo entusiaste e quelle troppo disastrose). Nel corso dei mesi, prima del viaggio, mi può capitare di cancellare, cambiare, modificare hotel. Durante questo viaggio, addirittura, ho cambiato un hotel (quello di Cody) in corsa, perchè le ultime recensioni, quando eravamo già partiti ma io continuavo a controllare gli hotel dei giorni successivi, parlavano di scarsa pulizia e bed bugs.
  • Appena trovo un prezzo per me decente per un volo con scali buoni che parta da Trieste o Venezia (gli aeroporti più vicini a me), prenoto il volo
  • Stesso discorso per l’auto a noleggio (controllo siti come Rentalcars, Autoeurope etc che danno anche la cancellazione gratuita, e sfrutto le scontistiche che ho ad esempio con Hertz con la tessera fedeltà Gold che mi deriva dal fatto di essere titolare di carta American Express)
  • Verifico di essere a posto con tutta la parte burocratica (passaporti da rinnovare, ESTA da rifare se scaduto, eventuale patente internazionale, carte di credito, SIM virtuale…)
  • Continuo a LEGGERE e INFORMARMI: dopo le guide turistiche e diari di viaggio, è il momento di leggere (o rileggere) romanzi storici ambientati nella destinazione e i grandi classici (per questo viaggio parliamo di libri come Lonesome Dove, Desert Solitaire, Il crinale… ); guardo anche più film o serie TV a tema possibile (imperdibile la serie Yellowstone), in modo da entrare nel “mood” giusto.
  • A ridosso della partenza, verifico le piccolezze da mettere in valigia (adattatori, caricatori, schede per la macchina fotografica…) e comincio a informarmi sul meteo per cercare di portare (più o meno) l’abbigliamento giusto 🙂

Si tratta di un lavorone, che io faccio con facilità perchè è la mia passione e il mio lavoro, e dopo tanti viaggi per fortuna sono “rodata” e vado veloce come un fulmine 🙂 per chi non è altrettanto abituato ad organizzare un viaggio così complesso, sul mio profilo Instagram, nelle storie in evidenza, trovate un sacco di consigli utili in questo senso. E, non dimentichiamolo, c’è una guida Travelbook apposta per organizzare questo viaggio!

Quanto costa un viaggio del genere?

La domanda che mi viene posta più spesso: quanto costa un viaggio del genere? Quanto devo aspettarmi di spendere al giorno a testa, in due, in quattro?

Si tratta ahimè di una domanda senza risposta, perchè sono troppe le variabili in gioco: la congiuntura economica, il valore del dollaro rispetto all’euro, l’aeroporto di partenza, se volete mangiare in ristorante tutti i giorni, se vi accontentate di dormire fuori dai parchi e spendere quindi un po’ meno, se potete sfruttare promozioni e sconti che vi derivano ad esempio dal possedere una specifica carta di credito come American Express o avete qualche codice sconto (ad esempio il mio sulla sim virtuale Holafly).

Inutile negarlo: non si tratta di un viaggio economico. Diffidate da chi vi dice “ho fatto due settimane nel Great American West con 1000 euro a testa”, perchè o non ve la sta raccontando giusta, o ha dormito in macchina per due settimane (che non si può neanche fare dappertutto). Tuttavia, con le giuste accortezze, si può risparmiare qualcosina.

Cosa cambierei col senno di poi? È una viaggio che rifarei?

Sicuramente è un viaggio che rifarei, anzi, che rifarò già il prossimo anno (2026) per approfondire tutto quello che ho visto troppo velocemente e di cui invece mi sono innamorata: Badlands, ad esempio, è un parco che merita di essere approfondito (e anche le meraviglie nei suoi dintorni, come il poco conosciuto Minutemen Missile Historic Site), così come la zona delle Black Hills, tutti i territori delle battaglie tra nativi e americani (soprattutto se avete letto libri come Il crinale). Yellowstone è un parco in cui tornare mille volte, enorme, con sempre mille aspetti da approfondire. Grand Teton va assaporato facendo trekking. E poi c’è lo Utah, che stupisce sempre, che sia la prima o la decima visita 🙂

Insomma, si tratta di un viaggio da fare, e rifare, e rifare…

Per qualsiasi domanda, richiesta, consiglio, e se volete un aiuto per progettare un itinerario del genere, non esitate a scrivermi a giada@seisempreingiro.it

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