Come capire se la crociera fa per te? Se è un tipo di viaggio che ti piacerebbe fare?
In questi mesi, le Rive di Trieste, la mia città, sono approdo ogni weekend di diverse navi da crociera Costa, MSC e Regent Seven Seas, che partono per degli itinerari più o meno variegati, più o meno costosi, nel Mediterraneo orientale. La crociera è un tipo di viaggio che scatena sempre un sacco di dibattiti e posizioni contrapposte: “è un tipo di viaggio da anziani”, “non si vede niente dei porti che si visitano”, “è come stare chiusi in un centro commerciale sul mare” contrapposti ai più positivi “ci si rilassa un sacco”, “si mangia no stop”, “si è serviti e riveriti 24 ore al giorno”, “di notte si viaggia, e di giorno si va in spiaggia” (come recitava un famoso spot pubblicitario). Sulla pagina Instagram di Seisempreingiro ho lanciato un sondaggio per capire se, tra i miei followers, prevalessero i crocieristi o meno, e hanno vinto (seppur di poco) quelli che ritengono che la crociera fa per loro, in fondo basta viaggiare. Ho promesso perciò di raccontarvi la mia posizione a proposito (che, vi anticipo, è favorevolissima) e qual è la mia esperienza a riguardo; in questo articolo vi parlerò di:
- La mia prima crociera: Caraibi Occidentali 2010
- Mediterraneo Orientale 2011
- Caraibi Orientali 2019
- Come capire se la crociera fa per te
- Crociera in tempi di Covid sì o no? Cos’è cambiato?
La mia prima volta in crociera: Liberty of the Seas, Royal Caribbean, Caraibi occidentali, 2010
Comincio col dirvi che fino al 2010 ero del partito “la crociera non fa per me, è roba da anziani”. Poi, in occasione del viaggio di nozze, l’agenzia ci propone di inserire, all’interno del mega viaggio da 32 giorni negli States che io e Ale ci siamo fatti regalare dagli invitati, una settimana in crociera ai Caraibi con la Liberty of the Seas di Royal Caribbean. Alle mie perplessità, l’agente mi rassicura dicendo “vedrai che cambierai idea e ti piacerà”. Parto da Miami senza nessuna aspettativa, senza sapere cosa mi aspetterà a bordo, come si svolge la vita da crociera, come funzionano escursioni, spettacoli, cene di gala etc, e sbarco nuovamente a Miami una settimana dopo completamente entusiasta e con la voglia di prenotare all’istante un’altra crociera. Ogni dettaglio, per me, è una sorpresa: il giornale di bordo recapitato in cabina la sera, la vista pacifica del mare dal balcone all’alba, gli asciugamani piegati a forma di animaletto dal cabinista, gli spettacoli di livello altissimo, il buffet rifornito di ogni ben di Dio, le escursioni organizzate e anche quelle “fai da te”.
In quella prima crociera, con compagnia americana (e, nella seconda crociera con MSC, avrei notato le differenza), è tutto assolutamente perfetto. Tocchiamo Haiti (la spiaggia privata di Labadee), Giamaica (con escursione alle cascate Dunn’s River Falls e un emozionantissimo bagno con i delfini), isole Cayman (l’acqua trasparente e i pesci di Seven Mile Beach li sogno ancora) e soprattutto Messico, con un’escursione a Tulum tanto attesa ma funestata da un temporale estivo (mi sarei rifatta 3 anni dopo durante un viaggio di due settimane nello Yucatan).
Si torna in crociera: MSC Magnifica, Mediterraneo orientale, 2011
Entusiasti da questa prima esperienza in nave, e avendo cambiato completamente opinione sulla vita da crociera, l’anno successivo io e Ale scegliamo di nuovo una crociera per il nostro primo anniversario: stavolta qualcosa di più vicino e meno dispendioso, una crociera nel Mediterraneo con MSC Magnifica, che da Venezia ci porta in Grecia, Croazia e soprattutto Turchia (Efeso e la meravigliosa Istanbul, che giriamo in lungo e in largo in totale autonomia sfruttando appieno le 8 ore di sosta della nave).
Esperienza tutto sommato positiva, quella con MSC, anche se totalmente diversa dalla prima crociera con Royal: meno attenzione al dettaglio, passeggeri più casinisti e maleducati, forse anche meno effetto sorpresa su quella che è la vita da crociera, considerando che stavolta siamo già preparati. Questa seconda crociera ci fa cambiare idea, e riconsiderare le crociere come “il viaggio che fa per noi”? Niente affatto. Per questo, nel 2019, dopo tanti viaggi esclusivamente on the road (negli Stati Uniti e non solo, come recita il titolo di questo blog), in occasione dei miei 40 anni voglio regalarmi un sogno che coltivavo da tempo: una crociera ai Caraibi, di nuovo con Royal Caribbean, ma stavolta con quella che è la NAVE PIU` GRANDE DEL MONDO al momento, la Harmony of the Seas di classe Oasis (in realtà, la Symphony of the Seas la supera di qualche metro di lunghezza, ma non soffermiamoci su queste sottigliezze!).
Non c’è due senza tre: Harmony of the Seas, Caraibi Orientali, 2019
Tornare in mare con una compagnia come Royal Caribbean è come tornare indietro di quasi 10 anni, alla nostra prima esperienza in nave: ritroviamo l’effetto wow, la sorpresa ad ogni angolo, la cura maniacale del dettaglio, un servizio ineccepibile e una varietà di proposte – di spettacoli, escursioni, intrattenimento – di livello eccelso. Nave nuovissima, strapiena di passeggeri (oltre 6000 persone!) ma in cui non ci sentiamo mai in mezzo alla folla. Anche prendere il sole in piscina è possibilissimo senza fare levatacce assurde per aggiudicarsi una sdraio. Periodo non ideale per i Caraibi (agosto), itinerario molto interessante: Bahamas (CocoCay, l’isola privata di Royal Caribbean), St Thomas, St Marteen.
Ma è la nave, con tutte le cose incredibili che offre a bordo, la vera meta di questa crociera: la Harmony infatti offre:
- Un parco con alberi veri al suo interno (Central Park)
- Un’arena acquatica all’aperto a poppa per gli spettacoli di tuffi
- Spettacoli a livello di Broadway e con artisti del Cirque du Soleil
- 3 scivoli acquatici e un scivolo all’asciutto che è il più alto su una nave
- minigolf, campo da basket, sala giochi, casinò, svariati bar e ristoranti
- Una galleria commerciale interna (Royal Promenade)
e moltissimo altro. Insomma, volendo possiamo anche restare una settimana sulla nave senza scendere mai, e non ci annoieremmo. L’organizzazione, poi, è ottima: spettacoli, cene, escursioni si prenotano direttamente da una app o dalla TV in cabina, così come è possibile anche ordinare la colazione in cabina. La nave è veramente enorme, e per orientarci e capire dove siamo e come raggiungere il ristorante, il buffet, le piscine, ci mettiamo qualche giorno 🙂
La crociera fa per te se… 10 motivi per imbarcarsi subito
Tirando le somme, dunque, come capire se la crociera è un tipo di viaggio adatto a te oppure no? Ci sono 10 motivi che secondo me ti fanno capire che la crociera fa al caso tuo:
- Ti senti stanco e vuoi viaggiare senza stressarti troppo, senza guidare, senza organizzare visite e pasti;
- Ti piace rilassarti guardando il mare;
- Ti piace vedere più posti possibile, ottimizzando gli spostamenti tra una destinazione e l’altra;
- Adori i buffet all you can eat!
- Ti piace, durante una settimana di vacanza, variare: un giorno hai voglia di prendere il sole, quello dopo di partecipare ad un’escursione, quello dopo ancora di cimentarti in una gara di tuffi…
- Ti piace divertirti e conoscere gente, o al contrario isolarti e restare tranquillo (sembra impossibile, ma in nave puoi fare entrambe le cose!)
- Vuoi farti coccolare tutto il giorno: servizio in camera, cabina rifatta due volte al giorno, cibo e bevande a disposizione sempre…
- Ti piacciono le visite guidate (io ad esempio, pur essendo una viaggiatrice fai da te, amo ogni tanto farmi scorazzare in giro per le città da pullman e trenini turistici)
- Vuoi decidere all’ultimo momento dove andare in vacanza senza stressarti troppo a cercare volo, hotel etc
- Vuoi provare anche tu la “nostalgia da crociera” che ti assale il giorno dello sbarco 🙁
Crociera in tempi di covid: sì o no? Cos’è cambiato?
Premetto che da un anno e mezzo a questa parte, da quando la vita di tutti noi è drammaticamente cambiata, non ho ancora avuto occasione di partire per una crociera (aggiornamento: in questo articolo trovate la mia esperienza in crociera a novembre 2021); mi tengo però costantemente aggiornata sulle novità e i protocolli attuati dalle varie compagnie, quindi allo stato attuale (23 settembre 2021) questa la situazione:
- Si sale in nave solo dopo aver effettuato un tampone rapido e, se non si ha il green pass, presentando il risultato di un tampone molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti
- Chi ha il green pass, non deve effettuare un altro tampone rapido a metà o a fine crociera: per tutti gli altri, invece, sono previsti dei tamponi di controllo
- Alcune compagnie come Norwegian hanno scelto di accogliere solo ospiti vaccinati (rendendo di fatto le loro navi adults only)
- La capienza delle navi è ridotta
- Il buffet, come lo conoscevamo, è stato sostituito da una modalità “servita” che in ogni caso non ne limita la varietà
- Il livello di igienizzazione delle navi è stato ulteriormente alzato
- Le escursioni a terra, soprattutto per quanto riguarda MSC e Costa, avvengono solo con escursione organizzata dalla compagnia: non è possibile allontanarsi dal gruppo nè sostare in locali/ristoranti/negozi non approvati, pena l’allontanamento dalla nave
- Per le escursioni in alcuni paesi (Grecia ad esempio) e con alcune compagnie, questa regola sta venendo cancellata.
Per concludere: vale la pena imbarcarsi per una crociera?
La mia risposta non può che essere un grosso SÌ. Se non altro perchè, per come la penso io, non c’è motivo al mondo per rinunciare a viaggiare, qualsiasi sia il mezzo o le condizioni con cui lo si fa. Quindi, se una crociera – soprattutto dopo questo periodo – mi permette di staccare la spina, viaggiare e conoscere posti nuovi, ben venga. Si vede poco dei posti che si visita? Può essere, forse: ma per quanto mi riguarda chissenefrega, sarò una scusa per ritornarci a vederli meglio!
Voi come la pensate? Siete tipi da crociera o non fa proprio per voi (e non siete disposti a cambiare idea)?
Ho fatto l’esperienza del viaggio in crociera solo una volta, per una parte del nostro viaggio di nozze (fiordi norvegesi). Premettendo che era una nave MSC molto più piccola e semplice rispetto a quelle fotografate nel tuo articolo, il mio è un NI. È bello il fatto di navigare di notte ed essere ogni mattina in un posto diverso.. e poi la cucina è fantastica. Dal mio punto di vista assolutamente personale, però, non la rifarei perché soffro il mal di mare e si vedono tante cose ma troppo velocemente. Diciamo che un viaggio di questo tipo offre una bella panoramica per darti poi modo di tornare in quei posti e vederli con più calma. Comunque, ottimo articolo!!
Sicuramente il fatto di soffrire il mal di mare è un elemento importante da considerare. Io per fortuna non ne soffro! In ogni caso, hai ragione: le crociere servono proprio per “vedere il trailer” di alcuni posti e poi tornarci con calma 🙂