Oggi è un giorno speciale: si va a THE WAVE! Ancora non mi capacito di come abbiamo vinto la Lottery (in questo articolo vi spiego come funziona e come visitare The Wave), sono eccitatissima e anche molto preoccupata, al punto che dormo pochissimo: ho paura di perdermi, morire di caldo etc. Invece tutto va per il meglio e The Wave è pazzesca!
Come arrivare a The Wave
Per arrivare all’onda bisogna percorrere mezz’ora di sterrato con la macchina (e se piove o ha piovuto nei giorni precedenti sono guai), poi dal parcheggio affrontare un trail di un’oretta in salita su sabbia e rocce, spesso senza punti di riferimento se non le orme di chi è passato di là il giorno prima, sotto il sole cocente… ma una volta arrivati… The Wave ripaga di tutti gli sforzi!
L’altra mia preoccupazione è che il tempo sia schifoso… e invece non possiamo avere un tempo migliore, un sole pazzesco e un cielo azzurrissimo senza neanche una nuvola. Rimaniamo sull’onda un’oretta, a contemplarla e a fare foto, per poi tornare indietro prima che faccia veramente troppo caldo. Il ritorno è più difficile perché mancano punti di riferimento, in un punto siamo indecisi sulla strada da prendere ma va tutto per il meglio, torniamo al parcheggio sani e salvi (anche se ho perso i miei Rayban da qualche parte lungo il sentiero).
Dopo The Wave, da non perdere a Page: Lake Powell e Horseshoe Bend
Dopo aver affrontato The Wave, stanchi morti ma felici, ci fermiamo al viewpoint del LAKE POWELL per qualche foto e all’HORSESHOE BEND, che troviamo preso d’assalto da pullman di giapponesi. Belli i tempi in cui nessuno lo conosceva, nel 2010 non c’era neanche il parcheggio nè alcun cartello. Oggi anche fare una foto senza nessuno nell’inquadratura è un problema. Riusciamo comunque a fare qualche foto e qualche video, attacchiamo il nostro adesivo sul cartello nel parcheggio e via di nuovo verso la prossima tappa on the road, l’ultimo parco nazionale che visiteremo, sua maestà il Grand Canyon!