Con le temperature folli di queste ultime settimane, io e Ale abbiamo approfittato di un sabato libero per fare una pazzia delle nostre e andare alla ricerca del fresco in montagna ma… a 240 km da casa! Volevamo fare un’escursione panoramica, lunga ma senza un dislivello eccessivo, con alcune soste rifugio in mezzo; avevamo con noi Kim, che è un cagnolino bravissimo che non si stanca (quasi) mai, quindi erano esclusi percorsi attrezzati o troppo ripidi.
La scelta è caduta sul trekking ad anello alle Cinque Torri, partendo da Passo Giau, in provincia di Belluno. Passo Giau è un valico montano nelle Dolomiti Bellunesi a 2236 metri, molto famoso negli ultimi tempi perchè molto instagrammabile: per questo motivo arrivano continuamente pullman di turisti stranieri che li scaricano sul passo, dove fanno qualche foto veloce al panorama per poi ripartire verso la prossima meta. Noi cercavamo ovviamente un’esperienza più autentica, magari anche più “solitaria” (anche se in tutti i rifugi che abbiamo incontrato, essendo raggiungibili con la seggiovia, abbiamo trovato la folla) e volevamo fare un percorso di trekking variegato e abbastanza lungo.
Il giro ad anello alle Cinque Torri che parte dal Passo Giau è lungo circa 12,5km, per un dislivello positivo di 850 metri e circa 5/6 ore di camminata (senza le soste). Tocca 4 rifugi (Averau, Nuvolau, Scoiattoli e Cinque Torri) ed è davvero meraviglioso dal punto di vista paesaggistico, e molto variegato come percorso. Assolutamente facile e fattibile anche con bambini e cani nella prima parte (fino al rifugio Cinque Torri), diventa più faticoso ed impervio nella seconda parte, che si ricongiunge al Passo Giau.
Partiamo da Trieste alle 5:30 per essere a Passo Giau ad un’ora decente: il tempo è meraviglioso, e anche in quota fa caldo. Parcheggiamo ai piedi del Monte Ra Gusela, e imbocchiamo la salita a gradoni così famosa su Instagram. Giunti a metà, imbocchiamo sulla sinistra il sentiero 452 che conduce, in piano nella prima parte e lungo una carrareccia in salita nell’ultimo tratto, al primo rifugio di questa escursione, il Rifugio Averau, raggiungibile anche con la seggiovia dal Rifugio Fedare.
In mezzo ad un panorama meraviglioso, al Rifugio troviamo anche un matrimonio (il lavoro mi segue anche il weekend!). Ci fermiamo a mangiare una cioccolata e a bere, e Kim fa amicizia con tanti cagnolini.
Dopo la sosta, ripartiamo in direzione Rifugio Nuvolau, la parte più alta della nostra escursione di oggi (2575 m): si sale lungo una pietraia che mette a dura prova le zampette di Kim, arrivati in cima il panorama è meraviglioso ma è anche preso d’assalto da decine di escursionisti. Attendiamo una decina di minuti e si libera un tavolo al rifugio, è tempo di pranzare con canederli, salsiccia e formaggio alla piastra.
Rifocillati a dovere (e ustionati dal sole) riscendiamo per dove siamo venuti verso il Rifugio Averau, da cui già vediamo la nostra prossima meta, il Rifugio Scoiattoli che si raggiunge comodamente con una carrareccia. Anche il Rifugio Scoiattoli si può raggiungere con una seggiovia, stavolta da Passo Falzarego; si tratta di una struttura decisamente più grande e turistica, molto panoramica, da cui parte il sentiero storico per il Museo all’aperto della Grande Guerra, che gira intorno alle Cinque Torri. Noi scegliamo di proseguire, e raggiungiamo in una quindicina di minuti di discesa l’ultimo rifugio del nostro giro, il Rifugio Cinque Torri.
Qui si conclude la parte facile di questa escursione: se avete bambini, cani grandi o se semplicemente siete stanchi o fuori allenamento, potete tornare al passo Giau lungo i sentieri già percorsi. Noi scegliamo invece di concludere l’anello, e imbocchiamo il sentiero 443 che è decisamente lungo e faticoso: inizialmente abbastanza dolce, procede poi con ripide discese e risalite a gradoni e scaloni che tagliano le gambe. Ci mettiamo un paio d’ore a tornare a Passo Giau, esausti, e non possiamo neanche concederci una meritata merenda perchè il rifugio al Passo Giau chiude alle 18 e noi arriviamo alle 18:05 🙂
Il contapassi alla fine segnerà 12,41 km percorsi in 7 ore (pausa compresa), e un dispendio di 4058 calorie (speriamo di non averle reintrodotte tutte!). Dislivello positivo di 850 metri. Un giro faticoso per noi che veniamo da un periodo particolarmente difficile e stressante ed eravamo per questo un po’ fuori allenamento, ma fattibile per i più allenati. Un meraviglioso panorama a 360 gradi su Lagazuoi, Marmolada, Cinque Torri, Catinaccio, Piz Boè: la VERA montagna secondo me, quella che ti toglie il fiato, che ti regala emozioni ad ogni passo.
Bellissima descrizione, soprattutto dove parl8 di Kim!!! Mi hai invogliato a intraprendere questa avventura. Grazie!
È davvero un bellissimo giro da fare (e Kim è stato bravissimo come sempre ❤️)