NY e New England on the road 2023: Yale, Mystic, Stonington

NY e New England on the road 2023: Yale, Mystic, Stonington

Day 3 – 10.9.2023

Dopo i primi due giorni a New York, ritiriamo la macchina alla Sixt di Battery Park e siamo pronti a partire per l’on the road! Ovviamente DILUVIA, e facciamo i primi dieci minuti, di strada costeggiando l’East River fino al Bronx, con un muro d’acqua. Poi per fortuna la situazione migliora, e lungo l’interstate ci muoviamo verso nord, primo obiettivo: New Haven, per vedere l’Università di Yale!

Il tempo continua a fare schifo, siamo indecisi se fermarci o no, ma sarebbe davvero un peccato non farlo passandoci davanti, così parcheggiamo al Crown Street Garage, in centro (a due passi da New Haven Green e dall’Old Campus di Yale), con tariffa domenicale di 8$ per tutto il giorno, e ombrelli in mano (sta solo piovigginando per il momento) ci avviamo alla scoperta dell’Università di Yale, la terza più antica d’America (1701), università privata della Ivy League, il cui campus è per lo più inglobato nel centro della città. Entriamo nel campus dal Phelps Gate, ci aggiriamo tra gli edifici storici in mattoni rossi, che sono aule e soprattutto dormitori: sembra di essere a Hogwarts, ci sono pochissimi studenti in giro (è domenica, è inizio settembre, piove…) ma l’atmosfera è davvero particolare, si respira cultura e storia. Da fan di “Una mamma per amica”, poi, non potevo non vedere l’università che Rory Gilmore ha tanto voluto frequentare!.

L’ingresso storico di Yale
“Handsome Dan” è la mascotte ufficiale di Yale
Ale in esplorazione di uno dei pochi edifici di Yale in cui si può entrare senza card magnetica
La casa del “preside” di Yale 🙂
Sembra di essere a Hogwarts!
Rory Gilmore dove seeeeiiiiii
Le bacheche degli studenti sono troppo divertenti da leggere 🙂

Stiamo finendo di esplorare l’Old Campus quando la pioggia si fa più forte fino a diventare un vero e proprio acquazzone, gli ombrellini che abbiamo servono a poco, così visto che è ora di pranzo ci infiliamo in un fast food specializzato in Philly’s Cheesesteak (si chiama Philly’s, appunto), una specialità che non mangiamo dal 2012 (l’avevamo assaggiato proprio a Philadelphia): devo dire che per essere un fast food è davvero buona e abbondante, il posto è carino e pulito e il servizio molto amichevole. Ci tornerei. Nel frattempo l’acquazzone è passato, torniamo alla macchina sazi e soddisfatti (ci sarebbero stati anche i musei di Yale da vedere, ma non si può fare tutto) e proseguiamo verso la prossima meta, Mystic!

Il tempo continua ad essere ballerino: piove, diluvia, piove, schiarisce, ripiove… in un attimo di sole, poco prima di arrivare a Mystic, ci fermiamo in un “parcheggio panoramico” sul porticciolo, dove troviamo la ringhiera piena, al posto dei classici lucchetti con le iniziali per giurarsi amore eterno… di mascherine utilizzate per lo stesso scopo! Leggere “Kristin e Thomas forever” su una FFP2 sporca e spero non usata, fa un certo effetto…

Il sole regge, arriviamo al parcheggio (gratuito) del Mystic Seaport Museum ed entriamo ad esplorare il villaggio, che è il più grande museo marittimo degli Stati Uniti. Si tratta della ricostruzione del villaggio di Mystic com’era 200 anni fa, con una serie di figuranti che spiegano le varie attività e mestieri: c’è anche lo stampatore della tipografia del villaggio, e ovviamente Ale (ma anch’io) è attirato come le api sul miele 🙂

La chiesa/sala riunioni
La tipografia del villaggio
Le funi delle navi si costruiscono così!
La scuola
La farmacia

Esploriamo una decina di edifici, ammiriamo le imbarcazioni ricostruite o sistemate nel porticciolo, quando il maltempo – che evidentemente ci segue – decide di riscatenarsi con un acquazzone da record sul villaggio. Ci ripariamo nello shop del museo, nella cui caffetteria ci consoliamo con una caffellatte (Ale) e un Pumpkin Spice Latte (io), finchè dopo mezz’ora torna a splendere il sole (che strano, questo meteo!). Decidiamo perciò di continuare la visita del villaggio che nel frattempo si è praticamente allagato: visitiamo lo squero delle barche, la scuola, la farmacia, e soprattutto saliamo sulla Charles W. Morgan, l’ultima baleniera in legno al mondo. Scendiamo anche in stiva, dove vediamo la cabina del comandante e le cuccette – ben più piccole – dell’equipaggio. Dopo la visita della Morgan è il turno del Whaling Museum, che illustra la storia e le caratteristiche della baleneria in queste zone (chi ha letto Moby Dick sa di cosa parlo).

La Charles W. Morgan
L’interno della Charles W. Morgan (la cabina del comandante)
Le brande dei marinai
Un po’ inquietanti…
La vista dal piccolo faro del Mystic Seaport Museum è davvero molto “New England” (anche con il temporale in arrivo)
Che casetta!
L’hangar di riparazione delle barche
Temporale in arrivo

Nonostante la sosta forzata per la pioggia, è una bella ed interessante visita, anche se alcuni edifici sono chiusi e non c’è, evidentemente, abbastanza personale (stanno infatti cercando nuovi volontari da inserire). Ripresa la macchina alla volta di Newport, decidiamo di raggiungerla attraverso la statale e non l’interstate, e, ispirati delle meravigliose casette che vediamo lungo la strada, facciamo una deviazione per il centro del villaggio di Stonington, dove sul mio travelbook avevo segnato il Museo dei Fari… ed è qui che scatta il colpo di fulmine con il New England! Dopo aver percorso una meravigliosa, piccola e raccolta Water Street fiancheggiata da case storiche in legno bianco, curatissime, che mi ricordano un po’ Key West (ma con moooolta più tranquillità) sbuchiamo su Dubois Beach e Stonington Point. L’oceano è davanti a noi, la puzza di New York è stata sostituita dal profumo del mare (e da triestini ce l’abbiamo nel sangue), i cormorani si stiracchiano pigramente su un paio di scogli davanti a noi… è tutto perfetto, il New England è assolutamente meraviglioso. E siamo appena al primo giorno, e siamo appena in Connecticut!!!

Le meravigliose casette di Stonington

Facciamo due passi per scoprire più da vicino alcune delle bellissime casette su Water Street, e poi, felici e rilassati, riprendiamo la strada verso Newport, con prima però una tappa fondamentale da fare: WALMART! Ci fermiamo in un Superstore che definire enorme è un eufemismo, dove compriamo il mitico cooler in polistirolo, 24 bottigliette d’acqua e una serie di schifezze, facciamo amicizia con il cassiere italoamericano e usciamo soddisfatti!

Abbiamo ancora un’ora abbondante di strada per raggiungere il nostro hotel a Middletown, alle porte di Newport – l’Howard Johnson by Wyndham Newport Middletown, stavolta lungo la statale. Arriviamo, facciamo check in e andiamo a mangiare letteralmente alla porta a fianco, da Applebee’s, dove riesco a mangiare un sanissimo e gustoso petto di pollo con purè. Le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono incoraggianti, e mercoledì abbiamo l’escursione di whale watching a Cape Cod 🙁

4 thoughts on “NY e New England on the road 2023: Yale, Mystic, Stonington

  1. Che bello! Finalmente il racconto del vostro meraviglioso viaggio in New England prosegue!
    Quanta bellezza nelle tue foto.
    Mi attrae molto il Lighthouse Museum, me lo segno per la prossima volta!
    Il mio viaggio risale all’Ottobre 2022. Purtroppo però non sono stata in Connecticut, o meglio, l’ho solo attraversato in treno da New York a Boston.
    Abbiamo trascorso quasi tre settimane tra Massachusetts, Maine e Vermont, principalmente per goderci il meraviglioso foliage autunnale nel suo picco, con qualche giorno in New Hampshire e Rhode Island. Sarà sicuramente per la prossima volta. C’è moltissimo da fare e da vedere. Non vedo l’ora di ritornare in questo angolo stupendo degli USA. Tra l’altro, il bello di questo territorio è che l’itinerario è talmente personalizzabile in base ai propri desideri, gusti e passioni, che anche leggendo diversi resoconti di viaggio non troverai mai gli stessi identici posti. Per esempio, noi abbiamo fatto un itinerario cinematografico passando anche dalle deliziose cittadine dove sono state girate alcune scene di Casper e Jumanji, in Maine e New Hampshire.
    PS. Newport è la cittadina dove mio marito si trasferirebbe anche domani (se ne è innamorato!). Ci siamo rimasti solo due giorni, e abbiamo fatto una stupenda crociera in barca a vela nel golfo. Io ho anche svaligiato il negozio di KJP.
    Mi piace moltissimo leggere le esperienze e le sensazioni di altri viaggiatori che, come me, sono appassionati di Stati Uniti.
    Ti ringrazio per questo bel diario!
    Gabriella

  2. Ciao Giada, ti seguo sempre con molto interesse. Quest’estate andremo a NY per 5 giorni poi avremo 12 giorni pieni e pensavo di fare il classico giro ad anello antiorario con Boston, Niagara Falls, Washington e Filadelfia.
    Già così è bello corposo ma mia moglie vorrebbe aggiungerci anche il Maine, le ho spiegato che si allunga troppo, ma se volessi accontentarla e farle giusto oltrepassare il confine mi spingerei fino a Portland passando per Nubble Lighthouse. Hai altre località da consigliarmi più carine o un modo per convincere mia moglie a desistere?
    Grazie e ancora complimenti

    1. Ciao Andrea! In 12 giorni pieni ci sta il New England con anche il Maine oppure Washington/Philadelphia/Niagara Falls, tutti e due la vedo difficile 🙁

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