Comincia l’on the road – si va a Yosemite!
Dopo i primi 3 giorni dedicati all’esplorazione di San Francisco, è il momento di cominciare l’on the road vero e proprio. Preso possesso della Vokswagen Tiguan che ci accompagnerà per le prossime 3 settimane e percorsa – in discesa, unico modo possibile – la famosa e particolarissima Lombard Street, lasciamo la città verso l’interno dello Stato, direzione Yosemite National Park.
Immancabile sosta da Walmart (e immancabile acquisto del minifrigo in polistirolo indispensabile in ogni on the road che si rispetti), lasciamo pian piano la “civiltà” per addentrarci in paesaggi sempre più montani.
Arriviamo a Yosemite e ci fermiamo subito a fare il primo facile trail a Tuolumne Grove per vedere le sequoie (visto che la zona di Mariposa Grove è ancora chiusa per rinnovamento): davvero maestose e imponenti, scattiamo varie foto e avvistiamo il primo cervo di questo viaggio.
Finita la prima, breve escursione di questo parco e di questo viaggio, è il momento di fare check in al famigerato – e da me, per certi versi, temuto – Curry Village (ex Half Dome Village): il pernottamento qui è una delle due cose di questo viaggio che mi mettono ansia (l’altra è The Wave), perchè la prospettiva di dormire in una tenda con gli orsi fuori a fare cucù atterrisce abbastanza.
Ci assegnano la tenda n. 420 – molto vicina al ristorante e alla reception per fortuna – e io mi terrorizzo subito per la sporcizia a terra e per i cartelli informativi sull’hantavirus: è successo che 5 anni fa qui ci sono stati dei casi di questo virus trasmesso dai topi e la direzione, in via cautelativa, ha cosparso il parco di cartelli di avviso, e per un’ipocondriaca come me vedere cartelli ovunque che ti intimano di “segnalare ogni attività dei roditori” in una tenda decisamente spartana con la segatura a terra è decisamente troppo 🙂
Ceniamo velocemente al grill del Village con un cheeseburger ed una Coca che Ale rovescia però subito a terra, e ci mettiamo subito in auto verso Glacier Point per vedere il tramonto: ci fermiamo a fare un paio di foto a Tunnel View, punto panoramico per eccellenza a Yosemite, ma calcoliamo male i tempi e così arriviamo a Glacier Point che è già buio 🙁
Lunghissima strada di ritorno al buio in mezzo al bosco, e siamo pronti per questa notte in tenda (io un po’ meno)… che alla fine va meglio del previsto, dormo 4 ore, non viene nessun orso a trovarci e (credo) non mi becco l’hantavirus. Dormo vestita e con le mie federe, però :-)))
Lunedì 7 agosto – Yosemite e Tioga Road
Svegliarsi all’alba nel Village alla fine è una bellissima esperienza: alzarsi alle 6 e andare a lavarsi i denti nei bagni comuni, con gli uccellini che cinguettano e il villaggio che si sveglia, è davvero molto suggestivo. Ci sentiamo al centro della natura, e trovo che questa sia davvero la soluzione migliore per pernottare nel parco (nonostante gli orsi!).
Facciamo colazione al Village con dei bagels farcito con la Nutella che abbiamo provvidenzialmente comprato al Walmart, e ritentiamo la visita di Glacier Point, questa volta con il sole: purtroppo però c’è una fastidiosa foschia e quindi quello che è il panorama più bello di Yosemite risulta un po’ “pallido”, ma rimaniamo comunque un sacco a fare foto e a guardare il Village e la nostra tenda dall’alto. Da lassù tutto il parco è ai nostri piedi, ed è davvero bellissimo. Pensavamo – sbagliando – che Yosemite non ci sarebbe piaciuto tanto perché più simile alle nostre Alpi, ma invece ci siamo pentiti di avergli dedicato una sola giornata.
Lungo la strada imbattiamo in un branco di cervi che pascolano tranquilli nel prato a pochi metri da noi, e ci sentiamo davvero in pace col mondo. Di ritorno da Glacier Point (dopo aver comprato nel negozio di souvenir un carinissimo kit tshirt + cappellino per Ale) facciamo una sosta allo Yosemite Village per comprare l’immancabile calamita, il ghiaccio per il frigo di polistirolo e il pranzo (continuo imperterrita a farmi tentare da improbabili insalate che finiscono sempre nell’immondizia), e imbocchiamo la fantastica Tioga Road. Una strada davvero stupenda, che attraversa panorami mozzafiato e molto diversi tra loro: chiusa da ottobre a giugno per la stagione invernale e i metri di neve che immancabilmente ricoprono la zona, se si visita Yosemite in estate è assolutamente imperdibile.
Ci fermiamo a Olmstead Point (stupendo con le sue bianche distese di granito), Tenaya Lake (dove facciamo un picnic a base di Caesar Salad e la terribile Maccaroni Salad che sa di aceto come la Potato Salad ma che ho voluto comprare a tutti i costi) e Toulumne Meadows.
La nostra meta – dopo aver lasciato Yosemite attraverso la Tioga Road – è la zona di Mono Lake, dove faremo sosta a Bridgeport per visitare la città fantasma di Bodie.