Malga Pramosio e Lago di Avostanis: una facile accoppiata in Friuli

Malga Pramosio e Lago di Avostanis: una facile accoppiata in Friuli

L’escursione a Malga Lavareit vi è piaciuta parecchio, perciò ho deciso di autoproclamarmi influencer delle malghe e scoprire, lo scorso weekend, un’altra malga molto conosciuta in Carnia: Malga Pramosio.

La scelta di andare alla scoperta (e all’assaggio!) di questa malga mi era già venuta mentre, da Malga Lavareit, ammiravo il panorama verso l’Austria: Malga Pramosio è molto conosciuta e frequentata (anche perché si raggiunge in automobile) ma io incredibilmente non ci ero mai stata. Domenica scorsa è giunto il momento di rimediare 🙂

Malga Pramosio
L’ingresso di Malga Pramosio – non è carino?
Tutta la zona attorno a Malga Pramosio è ricca di fontane e sculture in legno
La vista dall’esterno della Malga (il tempo non è dei migliori)
La stalla

Per non sentirmi troppo in colpa ad arrivare in macchina alla malga e a strafogarmi di formaggi e prelibatezze varie e basta, ho deciso con Ale di abbinare alla malga anche l’escursione – altrettanto famosa e frequentata – al Laghetto di Avostanis. Il sentiero CAI 402 per arrivarci parte proprio dalla malga e, in un’oretta e mezza comoda (dislivello 500 metri), conduce al laghetto da cui, volendo, si può proseguire per la cima.

Come arrivare a Malga Pramosio

Siamo sempre dalle parti di Paluzza (Udine): se, una volta superato l’abitato in direzione Passo Monte Croce Carnico e giunti a Cleulis, per raggiungere Malga Lavareit bisogna girare a sinistra, in questo caso si gira a destra seguendo le indicazioni per la Foresta di Pramosio: la strada è una e non si può sbagliare, diventa presto una strada sterrata che, in circa 8km, conduce alla malga.

Ci siamo a lungo interrogati sulle condizioni della strada, se fosse o meno fattibile con un’auto normale: vi tranquillizzo subito, si tratta sì di uno sterrato ma in ottime condizioni, fattibilissimo con una Ford Fiesta con 3 persone (e un cane!) all’interno. Poi la macchina va sicuramente lavata, ma non c’è nessun problema di percorrenza.

La foresta di Pramosio, di per sè, è davvero molto bella. Giunti alla fine della foresta, Malga Pramosio, con l’agriturismo, le stalle, lo spaccio di formaggi, fa bella mostra di sè: si tratta davvero di una struttura molto curata, con dondoli, sedie in legno, giochi per bambini, fiori alle finestre e un meraviglioso panorama sulla valle e le cime circostanti.

Arriviamo alla Malga proprio quando sta cominciando ad annuvolarsi: poco male, ci cambiamo le scarpe, prendiamo lo zaino, mettiamo il guinzaglio al cane e via lungo il sentiero per il Laghetto di Avostanis.

Il sentiero per il laghetto di Avostanis

Più che di un sentiero, si tratta di una comoda carrareccia che sale costantemente ma dolcemente sul fianco della montagna, tra mucche, prati verdi, fiori, casere. Il panorama sulla valle sottostante e sulla malga si apre, il verde dei prati si alterna alle rocce e i fischi delle marmotte che fanno capolino dalle cime – e la comparsata di uno stambecco – ci fanno compagnia lungo la salita.

L’inizio del sentiero per il laghetto di Avostanis

In un punto, una frana nevosa sbarra la strada e si deve superare un piccolo pezzo scivoloso sulla neve: immagino che con l’avanzare dell’estate il problema verrà risolto e la neve si scioglierà, in ogni caso non si tratta di nulla di particolarmente impervio e pericoloso.

Il sentiero sale gradualmente dai 1521 metri s.l.m. della malga ai quasi 2000 metri s.l.m. del laghetto: uno specchio d’acqua davvero incantevole, incastonato tra le cime, di cui noi purtroppo possiamo godere poco perché, giunti alla meta, si scatena ovviamente il temporale 🙂

Giusto il tempo di fare due (grigie) foto e via di corsa di ritorno alla malga, dove ci aspetta – speriamo! – un pranzetto tipico (e decine di persone che hanno avuto la nostra stessa idea).

Malga Pramosio: una triste pagina di storia

Malga Pramosio è tristemente famosa anche per l’eccidio del 20 luglio 1944, quando 16 persone vennero trucidate da un commando nazista di soldati travestiti da partigiani garibaldini: i nazisti pranzarono con il malgaro e i proprietari delle mucche presenti, e finito il pranzo li uccisero tutti. Un episodio ricordato da una lapide all’esterno della malga.

La malga è davvero bellissima e molto curata. Visto l’acquazzone, abbiamo atteso – non molto, per fortuna – che si liberasse un tavolo all’interno (ci sono due sale) e abbiamo potuto assaggiare anche stavolta un po’ di specialità locali: il tagliere misto di salumi e formaggi di malga (quello che vedete in foto è il tagliere medio, e ci abbiamo mangiato in 3), gnocchi fatti in casa con ricotta affumicata o ragù di selvaggina, l’immancabile frico con polenta e la panna con i frutti di bosco per dolce. Tutto molto buono (soprattutto i formaggi) anche se i primi e la polenta erano un po’ sotto di sale, secondo noi.

Mentre mangiamo, smette di piovere, e riesco a fare qualche foto all’esterno e anche a rilassarmi un po’ sul dondolo – ma che freddo, a 1500 metri, dopo la pioggia!

Prima di tornare a valle, facciamo scorta di formaggi e yogurt allo spaccio della malga.

Malga Pramosio ci è piaciuta molto, ma dobbiamo ritornarci con il sole per mangiare all’aperto godendoci il panorama, e per salire nuovamente al laghetto di Avostanis. Si tratta di un’escursione – anche il sentiero per il lago – davvero alla portata di tutti, un’ottima soluzione per una gita domenicale panoramica, gastronomica ma dal sapore di vera montagna.

4 thoughts on “Malga Pramosio e Lago di Avostanis: una facile accoppiata in Friuli

  1. Resoconto molto dettagliato, ma la prossima volta cercate anche dove è stata uccisa la portatrice carnica Maria Plotzner Mentil. Malga Pramosio e dintorni hanno visto 2 guerre…

  2. Hai ragione, conosco la vicenda e me l’ero segnata prima di partire ma poi la pioggia ci ha un po’ stravolto i piani 🙂

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